“Ho sempre pensato che il ruolo dell’insegnante non mi appartenesse nel profondo. Ma la vita volle che a diciannove anni ottenessi la mia prima cattedra di insegnamento in conservatorio. Da quel giorno incominciò una mia crescita a livello individuale e musicale. Cominciai a capire quanto fosse importante trasmettere un sapere frutto di continui ragionamenti e cambi di rotta. Con il tempo incontrai insegnanti di altissimo livello, che mi donarono il loro sapere, ma nel mio cuore Antonio Janigro rappresenta a tutt’oggi un punto di riferimento particolare. A lui devo tutto quello che è il mio amore per lo strumento come mezzo per trasmettere le emozioni. Con un grande didatta come lui ho capito che insegnare sarebbe stata una sorta di missione: dovevo solo scegliere quale direzione prendere.
Adoro concepire per ciascuno dei miei allievi un percorso differente, in base non solo alle qualità musicali che intravvedo, ma soprattutto nella ricerca continua di capirne le esigenze espressive per essere loro d’aiuto. Cerco di farli crescere ponendo la loro attenzione non solo sull’aspetto tecnico, ma sui contenuti della musica e sul rapporto che l'artista oggi deve avere con la società.
da “STUDIO APERTO MAG | NEXT: GENERAZIONE EUROPA” del 1 maggio 2024
da 3’34” a 7’14”